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Di chicchi e di pedali

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I cycling café sono nati a Vienna, prima di espandersi e diventare decisamente cool. Dal Look Mum No Hands! di Londra al Bianchi di Milano: breve carrellata dei bar-officina da non perdere

Di chicchi e di pedali 01
Di chicchi e di pedali 01

PZeroVeloCi sono momenti in cui, al termine di una lunga salita o dopo decine di chilometri passati a combattere col vento laterale, anche il più instancabile dei cicloamatori ha bisogno di smettere di pedalare e scendere dalla sua bici per prendersi un caffè, rinfrescarsi e magari approfittarne per una rapida riparazione del proprio mezzo. I cycling café esistono per questo. Nati a Vienna, in Austria, per poi espandersi prima a Nord e poi a Sud, ormai sono presenti in tutta Europa. E sono decisamente cool. Ecco una lista dei migliori sparsi tra Regno Unito, Spagna, Francia, Germania e Italia.

Di chicchi e di pedali 02
Di chicchi e di pedali 02

Look Mum No Hands!, Londra
Il più famoso d'Europa, quello col nome più simpatico ed evocativo. Perché prima di misurarsi con rampe, tornanti e discese impegnative, tutti sono stati dei bambini che giocavano sulle loro bici staccando le mani dal manubrio e gridando orgogliosi: “Guarda, mamma, senza mani!”. Il Look Mum No Hands! è uno dei primi cycling café del Regno Unito. Fondato nel 2010, comprende un'officina per le riparazioni, un bar, uno spazio mostre. Il caffè servito viene dalla Square Mile Coffee Roasters, una compagnia pluripremiata basata nella zona Est della capitale inglese. Sul menù è presente una vasta offerta di cibi, dalle colazioni fino a pranzi e cene a base di pasta, toast e hamburger. Notevole anche la selezione di birre. Oltre alla sede storica di Old Street, a Shoreditch, un nuovo ristorante (senza officina) ha aperto a Whitechapel. L'officina è aperta tutti i giorni, dalle 7.30 alle 19.30 dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17 il sabato, dalle 10 alle 16 la domenica.

Di chicchi e di pedali 03
Di chicchi e di pedali 03

Pop Up Bikes, Manchester
Un po' più a Nord, decisamente più “spartano”. Se gran parte dei cycling café europei hanno l'aspetto di bar eleganti e raffinati che ospitano un'officina, qui la sensazione è opposta: quella di un garage in cui fermarsi a prendere un caffè. Il Pop Up Bikes di Manchester è prima di tutto questo: un luogo dove parcheggiare la propria bici (c'è spazio per 100 mezzi), 12 ore al giorno, 6 giorni alla settimana. Un luogo dove il profumo del caffè tostato è sovrastato dall'odore del lubrificante WD40. L'arredamento è essenziale: un hangar e qualche divano. Il menù è altrettanto essenziale: un'ampia scelta di caffè, te, cioccolata calda e panini fatti in casa. La differenza, oltre alla qualità dell'assistenza tecnica, la fanno l'atmosfera, le conversazioni, la filosofia. “La comunità davanti al profitto”, per riunire i ciclisti di Manchester e aprirsi anche a chi non ha due pedali da spingere sotto i piedi. L'indirizzo è Corporation Street, a due passi da Victoria Station, ideale per chi arriva o parte in treno. 

La Fabrica, Girona
Fermarsi a prendere un caffè mentre si pedala sulla Costa Brava, in un locale di proprietà di un ex campione nazionale canadese. La Fabrica, di Girona, nasce in una vecchia carpenteria per volere dell'ex ciclista professionista Christian Meier e della moglie Amber. Nel negozio è possibile comprare indumenti tecnici o confezioni di caffè e dolci, ma grande attenzione è posta anche a temi sociali. Una grande tavolata invita le persone a incontrarsi e parlarsi, il caffè presente è selezionato e acquistato seguendo i canoni del commercio equo e solidale, il latte è rigidamente di produzione locale. Aperto 7 giorni su 7, dalle 9 alle 15, si trova in carrer de la Llebre.

Keirin Cycle Culture Cafe, Berlin
Un cycling café fondato da due ex corrieri frequentato da corrieri. Il Keirin Cycle Culter Cafe sorge sulla sponda dello Sprea, a Berlino, in Oberbaumstraße, e accoglie spesso i pony express della capitale tedesca. Aperto nel 2004, è riconosciuto come il primo negozio di pezzi usati e riparati, ma al suo interno è possibile trovare bici storiche, magazine, libri e, ovviamente, un'officina e del buon caffè. Dopo 13 anni rischia di chiudere a causa di un aumento dell'affitto che i fondatori non riescono più a pagare. Per questo, su Facebook, è stata aperta una nuova pagina “Save Keirin Berlin”. Per impedire che un pezzo di storia venga cancellato.

Steel, Paris
C'era una volta uno style magazine che decise di aprire un cycling café nella città più chic d'Europa. Il risultato non poteva che essere Steel, un locale curato nel design, raffinato ed elegante, che offre ristoro alla sempre crescente comunità di cicloamatori parigina, con caffè, panini, insalate e un negozio di abbigliamento tecnico decisamente alla moda. Situato nell'Undicesimo arrondissement della capitale francese, in rue de la Fontaine au Roi 58, Steel è spesso utilizzato come punto di incontro e partenza per lunghe pedalate mattutine.

Bianchi Café & Cycles, Milano
Un nome, una garanzia. Questo è Bianchi quando si parla di biciclette. La più antica fabbrica di biciclette al mondo, nata nel 1885, ha aperto il suo Cycling Café nel 2014, in via Felice Cavallotti, pieno centro di Milano. Ed è qualcosa che va oltre il concept stesso di Cycling Café. Sofisticato, elegante, con un occhio di riguardo alla tradizione enogastronomica italiana, il Bianchi Café & Cycles offre una vastissima gamma di soluzioni: dal pasto rapido per chi si ferma poco, ai brunch, ai pranzi e le cene, offrendo anche un angolo gourmet e un raffinato dehors. Senza dimenticare l'ingrediente principale, la bicicletta, con un negozio e un'officina capaci di incontrare ogni esigenza.