Non ci sarà Elia Viviani, già due volte campione continentale nell'Omnium (2014 e 2015) prima di conquistare l'oro olimpico a Rio 2016, mentre la Gran Bretagna, che ha salutato il ritiro di Sir Bradley Wiggins, non avrà in squadra Jason Kenny (sei titoli olimpici, tre dei quali conquistati in Brasile), che si è sposato, si è preso un anno sabbatico ed è diventato papà. La Gran Bretagna resta comunque una delle nazioni da battere, con due terzi della squadra di velocità oro agli ultimi Giochi e Katie Archibald, campionessa europea in carica nell'Omnium e nell'inseguimento, e oro a Rio nella stessa specialità a squadre.
In prima linea anche Francia e Russia, che dominarono il medagliere dell'edizione 2016 dopo un'Olimpiade non brillantissima. I transalpini ripresentano lo stesso quartetto dell'inseguimento che vinse un anno fa a Saint-Quentin-en-Yvelines, con la sola esclusione di Sylvain Chavanel, e si riproporrà la doppia sfida tra Corentin Ermenault e Filippo Ganna, che vide l'italiano accontentarsi dell'argento tanto a squadre quanto nella gara individuale. Fari puntati anche sulla Germania padrona di casa, che vuole cancellare le prestazioni opache dell'edizione 2016 (nessun oro, due argenti e un bronzo) e punta forte su Kristina Vogel, oro individuale e bronzo a squadre nella velocità a Rio. Mentre l'Italia punta al gradino più alto del podio nell'inseguimento, tanto al maschile quanto al femminile, dove ripropone lo stesso quartetto campione d'Europa in carica.
A ospitare le gare è il Velodromo costruito dall'architetto francese Dominique Perrault, che dal 1997 ha sostituito la Werner-Seelenbinder-Halle, per decenni considerata la Mecca del ciclismo su pista. Un impianto progettato per la candidatura di Berlino ai Giochi Olimpici del 2000 (poi assegnati a Sydney) e che ha già ospitato gli Europei nel 1997, la Coppa del Mondo nel 1998 e i Mondiali nel 1999, oltre a 20 edizioni della Sei Giorni di Berlino. La pista è un ovale in peccio siberiano lungo 250 metri e largo 7,46, con una pendenza di 45,1 gradi, adatta per tutti gli eventi, compresa la spettacolare stayer, in cui i ciclisti vengono guidati da una motocicletta che li ripara dal vento e riescono a raggiungere gli 85 chilometri orari.
Il programma si apre mercoledì 18 ottobre con le qualificazioni dell'inseguimento a squadre, ma le prime medaglie saranno assegnate il giorno dopo, con le finali della corsa a eliminazione femminile, dello scratch maschile, dei due inseguimenti a squadre e dei due sprint a squadre. A chiudere le gare, domenica 22 ottobre, sarà la finale del Keirin maschile.