Strade Bianche, fango e magia | Pirelli

Strade Bianche, fango e magia

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Un weekend per soli duri, di quelli che fanno respirare di nuovo l'aria del ciclismo di una volta. Questo è stato il fine settimana delle Strade Bianche, tre giorni di gare tra professionisti, donne e amatori nelle bellissime terre senesi, con i primi due giorni trascorsi sotto la pioggia, in condizioni meteo spesso ai limiti. La gara professionisti organizzata da Rcs-Gazzetta dello Sport, giunta alla dodicesima edizione e da un anno entrata a far parte del calendario del World Tour, si è svolta su un percorso lungo 175 chilometri con undici tratti di “strade bianche” della lunghezza complessiva di 63 chilometri, ed è partita dalla Fortezza Medicea per arrivare a Piazza del Campo dopo essere passata da Montalcino e aver affrontato lo sterrato di Lucignano d'Asso, il più lungo della corsa con 11,9 chilometri, e quello di Monte Sante Marie, dedicato a Fabian Cancellara, tre volte vincitore della gara. 

PZeroVeloStavolta, tra Michal Kwiatkowski e Peter Sagan, tra Philippe Gilbert e Moreno Moser, tra Vincenzo Nibali e Tom Dumoulin, a imporsi è stato Tiesj Benoot, ma il vero protagonista è stato Wout Van Aert, ventitreenne belga cresciuto nell'ambiente del ciclocross e passato ora alle prove su strada, capace di concludere la gara al terzo posto nonostante una dolorosa caduta nell'ultima salita sulla via di Santa Caterina a Siena. Van Aert aveva condotto in testa l'ascesa al Monte Sante Marie per poi staccare tutti ancora distante dal traguardo con Romain Bardet. Un segnale interessante da parte di un ragazzo che nel ciclocross ha vinto gli ultimi tre Mondiali, oltre a due Coppe del Mondo, ma che è alla sua prima vera stagione su strada. 

La gara delle donne, che ha aperto il World Tour femminile, è stata lunga 136 chilometri con otto tratti di sterrato per un totale di 31,4 chilometri e anch'essa è partita a Siena per far ritorno nella città capoluogo di provincia dopo aver affrontato il tratto di San Martino in Grania, il più lungo in sterrato coi suoi 9,5 chilometri. Alla partenza si sono presentate ventiquattro squadre con grandi nomi come quelli di Elisa Longo Borghini, Lizzie Armitstead, Pauline Ferrand Prevot, Katarzyna Niewiadoma, Elena Cecchini. La vittoria è andata ad Anna van der Breggen, scalatrice olandese del team Boels-Dolmans, vincitrice di due Giri d'Italia e oro nella prova in linea e bronzo nella cronometro ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro 2016. La van der Breggen è andata via sul penultimo tratto in sterrato e ha staccato tutte arrivando al traguardo in solitaria. Seconda la Niewiadoma e terza la campionessa italiana Elisa Longo Borghini.

Ma la più impressionante delle gare per partecipazione è stata quella degli amatori, con 5.000 iscritti, un nuovo record per la corsa, che domenica 4 marzo sono riusciti ad avere tregua dal maltempo e si sono divisi tra la Gran Fondo Strade Bianche by Trek (percorso di 139 chilometri, 31,4 di “strade bianche” distribuiti in otto tratti diversi) e una gara più breve di 86,6 chilometri con sei tratti in sterrato per un totale di 21,6 chilometri. Tra i 5.000 anche il campione del mondo e olimpico Paolo Bettini e un altro iridato, Alessandro Ballan. Giunta alla sua terza edizione, la gara è già estremamente popolare e ha attirato 800 corridori dall'estero, con ben trentatré nazioni rappresentate: oltre agli italiani c'erano infatti cicloamatori provenienti da Svizzera, Olanda, Francia, Germania, Danimarca, Stati Uniti, Norvegia, Polonia, Austria, Brasile, Repubblica Ceca, Canada, San Marino, Lettonia, Macedonia, Irlanda, Portogallo, Svezia, Finlandia, Qatar, Lussemburgo, Ungheria, Malesia, Malta, Croazia, Slovacchia, Swaziland, Bulgaria ed Emirati Arabi Uniti. Le vittorie della Gran Fondo sono andate a Tommaso Elettrico nella gara maschile e a Simona Parente in quella femminile, primi nelle rispettive categorie al traguardo di Piazza del Campo. Una grande festa del ciclismo per tutti, professionisti e amatori, in un contesto pittoresco ed epico, fatto di terra e fango, dove il sudore si è mischiato alla pioggia.